Dicono gestione ottimale delle risorse e pensano a sfruttamento del lavoro…

Dicono gestione ottimale delle risorse e pensano a sfruttamento del lavoro, vendita dei beni comuni e far profitto sui bisogni essenziali.

C’è chi le risorse le gestisce e chi ne controlla la gestione, ma – com’è noto a chi è costretto a passare la vita facendo la risorsa per altri – si tratta della stessa allegra compagnia formata da padroni, partiti politici, sindacato, amministrazione comunale, ispettorato del lavoro, magistratura e seguaci vari. Ecco, questa allegra compagnia finge di non sapere, non vede, non “è stata debitamente informata”. Nessuno sa che anche a Lentini, oltre all’uso dei cosiddetti contratti atipici (e il fatto che siano “legali” la dice lunga sulla cosiddetta legalità e sul tipo di giustizia che essa incorpora), è tornato il caporalato, il lavoro a cottimo, le paghe forfetarie, ciò che potrebbe andare sotto il nome di neoschiavismo. Questi tipi di lavoro vengono ormai diffusamente praticati nelle campagne, ma anche nelle imprese di produzione, trasformazione, distribuzione e commercializzazione. Persino le istituzioni cittadine ne fanno spesso direttamente uso (facendolo però passare per “volontariato a contributo spese” e contrabbandandolo come forma di “beneficenza”), anche se preferiscono la forma indiretta,  attraverso aziendine di servizi che fungono da caporali o piazzisti di forza lavoro a buon prezzo. E così si assiste alla “legalità” di buste paga false, di straordinari e festivi non pagati, di falsi “apprendistato” e persino di lavoro svolto per mesi e non pagato (accade soprattutto con il lavoro dei migranti). Non c’è scandalo, un freddo silenzio accompagna questa deriva del cuore.

E come corollario c’è pure chi può mangiare solo grazie alla solidarietà di qualche vicino, chi non ha neanche un soldo per curarsi, chi si rivolge alle chiese e chi mette da parte l’orgoglio e tende la mano.

L’allegra compagnia, quando non strabuzza gli occhi “sorpresa”, si trova a ripetere e far ripetere: “non è tempo di andare per il sottile, c’è la crisi, vale la pena accontentarsi”. Già, ma loro (quelli dell’allegra compagnia) non si accontentano. Loro a mangiare tutti i giorni ci tengono, alla casa confortevole non  rinunciano e non possono fare a meno di mostrare le loro “comodità” e persino comprano sottocosto le case di chi è stato pignorato (per l’occasione costituiscono vere e proprie società di compravendita).

Così mentre monta la miseria, mentre ingrossano le fila dei senza reddito, mentre le cartelle SERIT ti sputano in faccia gli interessi del tuo debito di sopravvivenza, mentre insomma la situazione va degenerando, accade che il Sindaco,  senza vergogna (ricordiamo infatti che si era detto contro la privatizzazione della gestione dell’acqua),  consegni l’acquedotto comunale alla SAI8 (ormai famosa per le sue super bollette); che il Consiglio Comunale  aumenti l’IMU e che si dichiari “guerra” – sempre per una gestione ottimale delle risorse – agli “evasori” comunali.

Qualcuno dice che gli americani di Sigonella stiano “tremando”, ritenendo che il Sindaco – parlando di evasori – a loro si riferisse. Altri ritengono che si rivolgesse alla Scirumi Srl o alla stessa SAI8.  I malpensanti credono, invece, che si riferisse a quanti, nei quartieri sfiancati e abbandonati di Lentini, non pagano i pregevoli servizi di nettezza urbana o le bollette dell’acqua razionata. Se fosse così vale ricordare l’antico detto riferito alla corda: tira tira che poi ….