Maltauro docet

La nostra visione della politica locale era davvero anacronistica. Avevamo pensato che l’affare Scirumi, portato in Consiglio Comunale dall’allora Sindaco Neri (allora tesoriere dell’MPA di Lombardo), poco prima delle sue dimissioni per incompatibilità con altra carica, fosse COSA LORO e dei loro amici, insomma una cosa del centro-destra. Caduta la giunta Neri, pensammo quindi che mai e poi mai la nuova giunta di centrosinistra avrebbe continuato sulla stessa strada. E ciò benché in Consiglio comunale NESSUNO si fosse opposto (anzi taluni del centro sinistra plaudirono al “grande affare”). Lo pensammo non soltanto per ingenuità, ma perché una considerazione e due fatti ci avevano fatto sperare nell’accoglimento dell’opposizione presentata insieme a Verdi e GirodiVite poco dopo la delibera di variante. Considerazione: perché mai la giunta di centro sinistra avrebbe dovuto approvare una variante così dichiaratamente speculativa e intestata al centrodestra?
1° fatto: il candidato sindaco Rossitto (DS, Agire solidale, Libera) nel suo programma elettorale si era dimostrato contro la lottizzazione di Xirumi-Tirirò-Cappellina. E sebbene perdente alla elezioni comunali entrava a far parte della Giunta Mangiameli (DS) in qualità di Vice Sindaco.
2°fatto: il segretario del DS Lidia Costanzo in un articolo comparso su Informa Sicilia si era apertamente dichiarata contraria a tutta l’operazione.
Allora ci sembrarono considerazione e fatti non trascurabili. Ma la prima si dimostrò assai poco lungimirante ed i secondi si dimostrarono fatti trascurabilissimi. Ciò che non si tenne di conto fu il potere delle consorterie “extraterritoriali” (Lombardo, Ciancio, Maltauro e soci dai vari colori), l’irrompere della trasversalità nelle politiche di spoliazione dei territori. “Su tutti i stissi” cessa di essere una battuta qualunquista e segna il quadro globale della “politica”.
Lezione: mai fidarsi delle apparenze e soprattutto delle parole del ceto politico la cui “flessibilità” e la determinazione a servire il padrone si rivela sempre più forte del colore di qualsiasi bandiera.
Per capire, insomma, sarebbe bastato leggere il giornalino della società Maltauro (Maltauro/notizie) :“Determinazione e flessibilità per stare al passo con la globalizzazione”. Officium Maltauro docet!